Teatro classico antico
Il Teatro, strumento formativo.
Un nuovo modello pedagogico tendente a sviluppare una serie interattiva di competenze e di abilità necessarie per una vera formazione del discente dovrebbe inglobare strumenti e tecnologie, visuali e multimediali, più consoni alla realtà comunicativa nella quale il discente è immerso.
Il Teatro come forma interattiva di linguaggi diversi: verbale, non verbale, mimico, gestuale, prossemico, prosodico, iconico, musicale, ecc. si configura come prezioso strumento formativo, multidisciplinare e interdisciplinare, insostituibile come strumento di attivazione simbolica, emotiva, dinamico-relazionale, culturale ed interculturale del discente.
L'idea di teatro didattico non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione, ma anche e soprattutto all'iter dei processi che conducono alle forme rappresentative della realtà. Teatro inteso come ogni possibile forma espressiva che tende a rappresentare la realtà e i suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo, musicale, pittorico, corporeo ecc.), la storia, il presente, il passato, il futuro, il sogno, la fantasia, l'immaginazione. In quest'ottica il teatro diventa strumento pedagogico trasversale a tutti i linguaggi e alle discipline curriculari.
Fare Teatro a scuola significa realizzare una concreta "metodologia" interdisciplinare che attiva i processi simbolici del discente e potenzia e sviluppa la molteplicità interattiva delle competenze e delle abilità connesse sia con la comunicazione "globale" sia con il pensiero. Inoltre il teatro, come approccio ermeneutico ai significati testuali, è di aiuto a tutti gli apprendimenti disciplinari.
La poesia, la storia, la letteratura, la fisica, la filosofia, la matematica possono diventare segni e significati teatrali. La comunicazione scenica, come interattività tra la rappresentazione e l'audience si connota come tipica esperienza sociale. Chi recita a teatro non è solo l'attore, ma anche lo spettatore che "vive" l'esperienza della rappresentazione non come artifizio, ma come realtà, vita reale. In questo senso il valore pedagogico del teatro va al di là delle stesse forme comunicative che lo producono. Inoltre l'uso di linguaggi diversi nella rappresentazione teatrale attiva il pensiero metaforico che permette di decodificare la realtà nei suoi aspetti più profondi. Il teatro, come immagine poliedrica della realtà educa al relativismo delle verità stabilite. Un ulteriore aspetto pedagogico del teatro consiste nel rappresentare i sistemi di vita e i "valori" delle culture diverse dalla nostra.
Rappresentare in forma scenica le culture significa, non solo conoscere profondamente la cultura classica che si intende rappresentare, ma anche attivare forme rielaborative interculturali. Il teatro può rappresentare non solo i tratti "visibili" delle culture, ma anche quelli non immediatamente percepibili, come i miti, le credenze, il senso comune, la visione del mondo. In quest'ottica fare teatro significa "ricreare" significati culturali non solo tramite le parole, ma anche attraverso la mimica, il gesto, la prossemica, la cinesica, la prosodica, l'ironia, e la stessa dimensione di spazio-tempo. Nella nostra realtà sociale globale, in cui sembrano emergere sempre più fenomeni di intolleranza, di razzismo, di violenza xenofoba, conoscere e rappresentare il diverso come sistema di vita e di "valori" appare fondamentale in un modello pedagogico multiculturale di valenza europea. Appare dunque insostituibile il mezzo teatrale, così come indispensabile si rivela il suo linguaggio, al fine di educare al rispetto e alla tolleranza della diversità.
Il “teatro classico antico” del Liceo-ginnasio Tito Livio.
Dal 1983/84 il regista Filippo Crispo segue un gruppo di ragazzi del nostro liceo che vogliono confrontarsi con la cultura classica, in quella forma espressiva universale e di alto valore umanistico che è il teatro. In questi anni di preparazione ed allestimento di opere classiche sono state interpretate opere di numerosi autori classici: Eschilo, Sofocle, Euripide, Terenzio, Omero, Aristofane. Il valore del testo e la professionalità della regia hanno assicurato sempre spettacoli graditi ai giovani studenti ed alla cittadinanza: i primi apprendono, divertendosi, la seconda si diverte, riflettendo e rinnovando l’esperienza degli antichi, presso i quali assistere ad uno spettacolo a teatro significava partecipare alla politica della città, dare un contributo alla crescita spirituale e culturale di tutti, promuovere i valori della democrazia.
La partecipazione ad eventi prestigiosi di cadenza annuale come la Rassegna Internazionale di Teatro Classico Antico Città di Padova, il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, organizzato dall’INDA di Siracusa, e altre rassegne in territorio regionale e nazionale, consente ai ragazzi un’esperienza di formazione artistica e culturale di alto livello. Il liceo Tito Livio, pertanto, continua a credere in questa forma di crescita per gli studenti ed è sempre pronto a promuoverla con attenzione e sensibilità.
Lavori teatrali allestiti
1984: Le troiane di Euripide; 1985-’86: Le Ecclesiazuse di Aristofane; 1987: Adelphoe di Terenzio; 1988: Il ciclope di Euripide; 1989: Prometeo incatenato di Eschilo; 1990: Amore … ieri oggi domani con testi di Teocrito ed Eroda; 1991: Le Eumenidi di Eschilo; 1992: L’intrattabile di Menandro; 1993: Chi non è né bello né buono né saggio dal ‘Simposio’ di Platone; 1994: La tartaruga le vacche la musica dall’ ‘Inno a Ermes’ e ‘I cercatori di tracce’ di Sofocle; 1995: Supplici di Eschilo; 1996: Pluto di Aristofane; 1997: Elena di Euripide; 1998: Acarnesi di Aristofane; 1999: Querolus di Anonimo del V sec.d.C.; 2000: Ifigenia in Aulide di Euripide; 2001: La commedia degli asini di Plauto; 2002: Le tre monete di Plauto; 2003: Ottavia del teatro senecano; 2004: I cavalieri di Aristofane; 2005: Le donne a parlamento di Aristofane; 2006: Eumenidi di Eschilo; 2007: Baccanti di Euripide; 2008 Le donne alla festa di Demetra di Aristofane; 2009: Andromaca di Euripide; 2010: Gli Eraclidi di Euripide; 2011: Le vespe di Aristofane; 2012: I sette contro Tebe di Eschilo; 2013: Ifigenia in Tauride; 2014: La Pace di Aristofane; 2015: Alcesti di Euripide; 2016: Le Nuvole di Aristofane; 2017: Medea di Euripide; 2018: Le Fenicie di Euripide; 2019: Pluto di Aristofane; sospensione dal 2020 fino al 2022; 2023: I Persiani di Eschilo.
La referente del Teatro Classico Antico
Prof. ssa Bruna Mozzi